La 8° edizione del festival „Ritmi cocleari” è alle nostre spalle

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La 8° edizione del festival „Ritmi cocleari” è alle nostre spalle

La 8° edizione del festival „Ritmi cocleari” è alle nostre spalle

Il concerto di gala del finale del VIII Festival Internazionale di Musica “Ritmi Cocleari” [Ślimakowe Rytmy] intitolato “Artisti ai pazienti” ha coinciso con importanti giubilei celebrati presso l’Istituto di Fisiologia e Patologia dell’Udito a Kajetany. Il mese di luglio è speciale per il Centro mondiale dell’Udito e per l’otochirurgia mondiale. Il 16 luglio 1992, 30 anni fa, il prof. Henryk Skarżyński ha condotto il primo intervento del posizionamento dell’impianto cocleare in Polonia a una persona adulta totalmente sorda, un giorno dopo tale impianto è stato posizionato a un bambino di 5 anni non udente. Nel 1997, 25 anni fa, il professore ha avviato il primo programma al mondo di conservazione dei resti uditivi preoperatori prima del posizionamento dell’impianto cocleare e il 12 luglio 2002, 20 anni fa, ha condotto il primo intervento al mondo di posizionamento dell’impianto a una persona con la sordità parziale. Questi avvenimenti rivoluzionari sono una buona ragione per festeggiare.

Per celebrarli è stato organizzato un concerto speciale con la partecipazione degli artisti, e vincitori della 8° edizione del festival „Ritmi cocleari” nella sede del gruppo folkoristico di canto e danza “Mazowsze” Tadeusz Sygietyński che era presente come ospite speciale nella seconda parte del concerto intitolata “Caleidoscopio dei colori polacchi” [Kalejdoskop barw polskich].

Agata Konarska e Maciej Miecznikowski hanno dato il benvenuto agli ospiti venuti al concerto. Tra gli invitati ci sono stati i rappresentanti delle autorità statali, degli ambienti accademici, scientifici, medici e degli imprenditori tra l’altro: Marian Banaś il presidente dell’Istituzione superiore del controllo, Marcin Martyniak viceministro della Salute, Beata Małecka-Libera la presidente della commissione della salute di senato, la senatrice prof.ssa Alicja Chybicka, il senatore Jacek Bogucki, il deputato il prof. Wojciech Maksymowicz, autorità garante per l’infanzia e Adolescenti Mikołaj Pawlak, vicepresidente dell’Accademia polacca delle scienze (PAN) il prof. Romuald Zabielski, rettore della Scuola di Economia di Varsavia il prof. Piotr Wachowiak, rettore dell’Università Cardinale Stefan Wyszyński il prof. don Ryszard Czekalski, presidente di ZUS la prof.ssa Gertruda Ucińska. I presentatori hanno letto le lettere di congratulazioni rivolte al prof. Henryk Skarżyński e al team del Centro mondiale dell’Udito tra l’altro da: viceministro della Salute Piotr Bombera, voivoda della Masovia Konstanty Radziwiłł, presidente del consiglio dei datori di lavoro RP dott. Andrzej Arendarski,  presidente dell’Ente economico nazionale Rafał Baniak e da Filip Nowak presidente del Servizio sanitario nazionale (NFZ). Al professore Henryk Skarżyński sono state rivolte gli auguri di molti successi e ispirazioni e sono statati sottolineati i suoi raggiungimenti su scala non solo nazionale ma anche internazionale e il suo contributo allo sviluppo e la promozione della medicina polacca. Si sottolineava che il professore sorprenderà ancora  il mondo con i suoi raggiungimenti.

È il tempo per cominciare il concerto…

È giunto il momento che tutti gli ospiti aspettavano: i suoni si sono diffusi nell’aria. Il concerto ha iniziato dall’ouverture di Carmen: un’opera del compositore francese George Bizet che è stata presentata dall’orchestra dei Mazowsze diretta da Jacek Boniecki. Il direttore del gruppo e dell’orchestra eccellente prima del concerto sottolineava che è la festa non solo del Centro mondiale dell’Udito ma anche delle persone che tornano oppure entrano nel bellissimo mondo dei suoni che si lanciano nelle sale da concerto. Dei suoni che anche si formano grazie a noi – ha aggiunto. A nome del gruppo Mazowsze, Jacek  Boniecki si è congratulato con il prof. Henryk Skarżyński per la sua opera. – Questo concerto è dedicato a quelli che non hanno sentito dei suoni. Tra loro ci sono le persone con un grande talento musicale. Le esperienze di queste persone sono molto difficili ma la gioia dal ripristinare l’udito è grande.

La musica d’opera rimaneva sul palcoscenico a causa della presenza di diva dell’opera polacca: la dott. Bogumiła Dziel-Wawrowska collaborante con il Teatro di Musica a Łódź, dottorante dell’Università Fryderyk Chopin di Varsavia. Durante quella serata solenne ha cantato un’aria intitolata „Vestito che m’hai indossata così” [Suknio, coś mnie tak ubrała] dall’opera “La contessa” [Hrabina] di Stanisław Moniuszko. L’artista che cantava da soprano bellissimo ha ricevuto un caloroso applauso. – Sono molto contenta di poter partecipare per la quarta volta ormai a questo grande avvenimento, cioè al Festival internazionale di musica „Ritmi cocleari”. È un’esperienza meravigliosa sia per i pazienti che per noi, gli invitati. Uniamo sempre le forze e diamo al pubblico una buona energia. Sono molto lieta di osservare come la gioventù crescente cioè i pazienti-vincitori del festival, sviluppano le loro capacità. Ogni anno le loro esibizioni sono sempre migliori sotto aspetto artistico e musicale. Penso che questo derivi dall’autostima sempre più grande, sul palcoscenico sono più coraggiosi. Gli apparecchi acustici lasciano a loro entrare nel mondo dei suoni. Tutto questo indica che le edizioni successive saranno sempre più interessanti e al livello musicale sempre più elevato. −  ha detto subito dopo la fine delle prove al concerto di gala.

Successivamente si è esibita la prima delle vincitrici del Festival „Ritmi cocleari” di quest’anno: Antoanela Elena Isaiu dalla Germania. Nel filmato inviato all’Istituto ha esibito su pianoforte un brano “Pavene” di Gearge Enescu. Antoanela viene dalla Romania, ha perso l’udito a 7 anni a causa del sindrome Cogan. Ha dovuto a sospendere le lezioni di pianoforte che suonava da quando era bambina. Il suo sogno di diventare una pianista professionale rischiava di non realizzarsi. Ha avuto la fortuna, però, di incontrare un uomo speciale: dottore Cuda dall’ospedale di Piacenza in Italia. Grazie a lui sente e suona di nuovo. È stato lui a posizionarle l’impianto cocleare nell’orecchio destro.  Adesso può sperare di salire sul palco come pianista professionale. Per ora è felice di sentire il canto degli uccelli, la voce di suo figlio, il suono della musica. Quello che per gli altri è una cosa normale, l’udito, per lei è un privilegio e un dono, come dice.

Dopo questa confessione commuovente, è salita sul palcoscenico Anna Czupryn, artista e paziente del prof. Henryk Skarżyński, utente dell’apparecchio acustico, che di solito si esibisce con una band Tekla Klebetnica che suona la musica folcloristica della tutta catena di Carpazi soprattutto quella polacca, slovacca, ungherese e gitana combinata la musica classica e il jazz delicato. Dal 2006 fa da prima violinista e vocalista. Questa volta Ania si è presentata con suo marito che le accompagnava sulla fisarmonica e con l’orchestra diretta da Wojciech Gwiszcz. – Sono molto felice di poter partecipare al concerto di gala che è il culmine del VIII Festival internazionale di musica “Ritmi cocleari” . È qualcosa di fantastico essere in tale posto: la sede del gruppo folkloristico di canto e danza “Mazowsze”. Come una paziente dell’IFPS ed ex-vincitrice dei Ritmi cocleari posso presentarmi sul palcoscenico così speciale accompagnata dall’orchestra dei Mazowsze che è una realizzazione dei miei sogni. Ho voluto sempre farlo con la mia band – esibirsi con i „Mazowsze”. So che posso esserci grazie al prof. Henryk Skarżyński e al Centro mondiale dell’Udito.

Ania ha presentato una vera maestria: ha suonato su violino „Una rapsodia polacca”, la composizione di Jacek Ustrzyk, un’amico di Bielsko-Biała, che è stata creata in omaggio alla musica di montagna della regione di Beschidi di Żywiec, di Silesia e di Podhale. La leader della band Tekla Klebetnica ha presentato anche le potenzialità della sua voce cantando le parti vocali del brano. – È una composizione speciale: spero che piaccia a molte persone. – ha detto l’artista prima della performance. Ed è piaciuto sicuramente. Gli applausi sono stati continuati a lungo dopo che Ania ha lasciato il palco.

Nel frattempo sullo schermo è apparsa un’altra vincitrice della VIII edizione dei Ritmi cocleari. Laura Korhonen dall’Austria ha cantato un brano „Yes, You Can” che l’ha composta da sola e di solito la suona con i Satuo. Laura è una cantante professionale e un’insegnante di musica. Il canto di jazz e pop l’ha studiato a Helsinki e a Vienna. Ha perso l’udito nel 2008, un anno dopo ha ricevuto un impianto grazie a cui può continuare un’internazionale carriera musicale insieme ai Satuo. Questa band suona la musica folk con elementi di jazz, pop, buegrass e musica scandinava: Laura viene dalla Finlandia. Hanno fatto uscire tre album, hanno suonato oltre 150 concerti  in 11 paesi europei. Nel 2016 hanno fatto la tournée in Polonia: Cracovia, Tarnowskie Góry, Breslavia e Gorzów Wielkopolski. − Dopo aver pubblicato il nuovo album nel 2023 pianifichiamo una tournée anche in Polonia perché ci piace tanto – ha detto Laura. Ha aggiunto che insieme a suo marito hanno fondato un’organizzazione che promuove il knowledge sugli impianti cocleari. Le azioni in questo campo tengono in Austria e in Svizzera, organizzano vari eventi, concerti e i corsi di danza.

− Weronika Niczyporuk, una paziente del prof. Henryk Skarżyński, utente dell’impianto a conduzione ossea ha cantato una canzone dal film „Anastasia” intitolata “Quando viene Dicembre”: così era annunciata una presentazione di una partecipante successiva. Un’artista paziente partecipava già tra l’altro nel 51° Festival Jan Kiepura a Krynica Zdrój, dove ha cantato il brano dal repertorio di Anna German, e nel musical „Il silenzio interrotto” rappresentato nella sala artistica dell’Opera da camera di Varsavia al quale il prof. Henryk Skarżyński ha scritto il libretto. Weronika si esibiva molte volte durante le cerimonie importanti dell’Istituto di Fisiologia e Patologia dell’Udito. Lei stessa ha vinto il Festival “Ritmi cocleari” anni fa come la finalista di quest’anno: la undicenne Julie Leaning dagli Stati Uniti che ha suonato un pezzo di J.S. Bach “Invention 14”. Julie ha appena finito la scuola elementare e da settembre comincia a frequentare la scuola media. Ha perso l’udito improvvisamente, gli apparecchi acustici non erano sufficienti e per fortuna ha un impianto cocleare da un anno.  Sua madre l’ha contagiata dall’amore per la musica e per il pianoforte: le piaceva ascoltare il suo suonare. Poi ha iniziato a prendere lezioni lei stessa, le piace suonare Bach di più. Secondo lei, le opere di questo eccezionale compositore sono piene di armonia e gioia. – Vorrei che le persone sentissero la pace interiore mentre ascoltano ciò che suono. Se questo è il caso, lo considero un successo – aggiunge.

La responsabile dell’organizzazione del Festival, la direttrice artistica Barbara Kaczyńska, ha sicuramente raggiunto il successo sul palcoscenico professionale. Ha cantato una ninna nanna “Gli strumenti dormenti” in un bellissimo mezzosoprano − di sua stessa paternità, con la musica di Anna Maria Huszcza − durante il concerto ha portato il pubblico nel mondo incantato dell’infanzia. Questo brano sarà nell’album che sarà lanciato nell’ambito del programma “La musica nello sviluppo uditivo umano” dal Gruppo di Musicoterapia del Centro mondiale dell’Udito, realizzato su iniziativa del Prof. Henryk Skarżyński, di cui Barbara Kaczyńska è co-ideatrice e segretaria scientifica, e si assicura sempre che i concerti di gala del festival siano evidenziati dal programma. Da molti anni gestisce anche il Gruppo di Musicoterapia IFPS. Poco prima del concerto, Barbara Kaczyńska ha sottolineato: − Il concerto di oggi è un evento unico, è il concerto finale dell’8° Festival internazionale di musica per bambini, giovani e adulti con disturbi dell’udito “Ritmi cocleari”. È inoltre dedicato al 30° anniversario dell’impianto del primo impianto uditivo in Polonia a una persona sorda dal prof. Henryk Skarżyński. Quest’anno, durante il concerto, gli artisti si esibiranno in omaggio ai pazienti che hanno dimostrato al mondo intero che dopo aver attraversato un percorso così difficile che ha portato al recupero dell’udito, si può confrontarsi con uno dei più bei campi dell’arte, ovvero la musica. A parte i vincitori del Festival di quest’anno, di cui sono cinque, si esibiranno i vincitori delle precedenti edizioni, anche se per i tempi del concerto si tratterà di un piccolo gruppo. Ci saranno artisti-pazienti che sono già professionalmente coinvolti nella creazione di musica e danno concerti in Polonia e nel mondo. L’intera formazione dei Mazowsze si esibirà come tributo ai pazienti e si esibirà un gruppo di ballerini e solisti. In questo modo sottolineiamo tutti quanto sia importante ritrovare l’udito necessario per essere un buon musicista.

La vincitrice dell’VIII Festival Internazionale di Musica Ritmi cocleari è stata anche la quattordicenne Karina Sabirova del Kazakistan, che ha suonato una canzone popolare kazaka al flauto traverso. Karina viene dalla cittadina di Rudnyj nella parte settentrionale del Kazakistan. Quando aveva un anno, ha perso l’udito. Gli apparecchi acustici che indossava non hanno portato i risultati attesi. All’età di cinque anni ha ricevuto un impianto cocleare. Il suo sviluppo ha finalmente guadagnato slancio, non solo poteva ascoltare i suoi parenti e il mondo intorno a lei, comunicare con altre persone, ma anche conoscere il ricco mondo di suoni e suonare strumenti. Karina frequenta la scuola elementare e da due anni studia in una scuola di musica nella classe di flauto. Sta anche educando in studi circensi e teatro di marionette. Si esibisce spesso sul palco e partecipa a concorsi e festival. La partecipazione ai Ritmi cocleari  è un grande traguardo per lei.

– La passione unisce le persone, ma le passioni musicali sono uniche, perché la musica non conosce confini, anche quando si tratta di età – è così che il trio multigenerazionale della Grande Polonia ha annunciato Maciej Miecznikowski, invitando sul palco una band di cornamuse di Chojniak. Il suo leader  indiscusso è l’anziano della famiglia Jan Turbański, l’ex vincitore dei Ritmi Cocleari è il paziente del prof. Henryk Skarżyński, che, dopo aver ricevuto un impianto uditivo, divenne un maestro nel suonare la cornamusa nella Grande Polonia. La composizione della band è completata dalle nipoti di Jan – Stella e Zuzanna Majerowic. La prima non solo canta, ma suona anche un tipo di violino proveniente dalla Grande Polonia. Il gruppo ha presentato una compilation di canzoni popolari della Grande Polonia.

L’ultima vincitrice di quest’anno che abbiamo potuto ascoltare durante VIII Internazionale Festival di Musica “Ritmi cocleari” è stata Maria Sharlene Morta. È una pianista, autrice di canzoni e compositrice. La ventiduenne  l’anno prossimo sarà diplomata in gestione di azienda nel settore musicale, la triennale al Meridian International College. Sostiene che ha scoperto la passione per la musica quando aveva quattro anni. Quando sentiva le vibrazioni delle onde sonore del pianoforte di sua bisnonna ha saputo che è un amore per tutta la vita. Era proprio la bisnonna la sua prima insegnante di pianoforte. Sharlene sostiene che non ha lasciato che l’ipoacusia le impedisse a realizzare gli scopi e sogni. –  Con il mio suonare posso esprimermi ancora di più – ha sottolineato. Durante il concerto finale la filippina ha suonato una composizione di Raymond Yiu „Lullaby”. Quest’anno ha intenzione di presentare il primo concerto di pianoforte che sarà organizzato caritatevole per la HearLife Foundation Inc. Philippines e Anfini ELS Global.

Prima della conclusione di prima parte del concerto gli ospiti hanno potuto di guardare un filmato breve archiviale che ricorda del primo intervento del posizionamento dell’impianto cocleare ad una persona sorda. Dopo la proiezione il prof. Henryk Skarżyński ha sottolineato che attualmente circa un miliardo di persone hanno problemi con l’udito. – Si fa sentire questo problema soprattutto in Europa perché le società dei singoli paesi si invecchiano e quasi 70% degli anziani di età superiore a 70 anni ha una sordità parziale – ha aggiunto. Ed è per questo che un avvio del programma di trattamento della sordità parziale ha avuto un’importanza cruciale. Riferendosi alle parole di Seneca: Se un uomo non sa verso quale porto è diretto, nessun vento gli è favorevole”. Il professore ha sottolineato che insieme al team del Centro mondiale dell’Udito costruiva dei porti nuovi e approfittava tutti i venti favorevoli. Le tempeste e i temporali li cercava di domare. Ha ringraziato anche tutti gli amici per l’eternità che lo hanno supportato nelle sue attività. Un effetto di questo attimo molto commuovente era una poesia che l’ha scritto durante questa solennità e che poi ha letto:

I miei auguri

È giunto il giorno di giubileo attesissimo
Sono tornati i ricordi, le immagini di anni fa
Che durasse
Che creasse la nostra eredità collettiva
E tutto sembrasse un fiore
Ché bello è questo mondo

Anna Czupryn ha ringraziato a nome di tutti i pazienti del Centro mondiale dell’Udito ai quali il prof. Henryk Skarżyński aveva ripristinato l’udito e ha lasciato che entrassero nel mondo dei suoni, realizzassero i propri sogni e passioni anche quelle musicali. Ha ringraziato per il cuore e gli sforzi compiuti nel lavoro: nel trattamento di ogni paziente, un approccio individuale e la ricerca delle soluzioni migliori. Dopo di che tutti si sono messi a cantare “Tanti auguri” a professore. Ed ecco che è giunto un gran finale della prima parte del concerto di gala del VIII Internazionale festival musicale “Ritmi cocleari” e non poteva mancare l’inno “Il mondo che sento” che hanno cantato come al solito Barbara Kaczyńska e Maciej Miecznikowski. Ricordiamo che il prof. Henryk Skarżyński ha scritto le parole dell’inno e la musica è stata composta dal prof. Krzesimir Dębski.

Il viaggio musicale per la Polonia

La seconda parte del concerto era uno spettacolo musicale intitolato “Caleidoscopio dei colori polacchi” al quale il gruppo folkloristico di canto e danza “Mazowsze” Tadeusz Sygietyński faceva da protagonista. Il gruppo ha portato gli ospiti in uno speciale viaggio musicale per la Polonia. Il programma includeva un elenco dei canti e delle danze da diverse regioni della Polonia nonché le danze nazionali. I Mazowsze sono un gruppo delle ricche tradizioni: fu fondato nel 1948 e fra un anno festeggerà 75° anniversario di esistenza. Si è presentato in 51 paesi in tutti i continenti, è un ambasciatore indiscusso della cultura polacca. – Si potrebbe chiamare i Mazowsze un teatro musicale o un gruppo artistico – ha detto Agata Konarska presentando l’attività e le caratteristiche del gruppo. I musicisti, solisti, ballerini ovvero un’orchestra, balletto e il coro tutto questo si può definire con solo una parola: I Mazowsze.

Il pubblico era affascinato: il gruppo è stato risalito sul palco con gli applausi.

Al termine di questa straordinaria serata, il direttore dei Mazowsze, Jacek Boniecki, si è congratulato con il prof. Henryk Skarżyński per questi meravigliosi giubilei e per il fatto che fa delle cose straordinarie che aiutano altre persone, lo rendono umile nei confronti della vita, sono espressione di straordinaria maestria e, soprattutto, di un grande cuore. Ha anche augurato ulteriori successi al Professore e all’intero team del Centro mondiale dell’Udito.

− L’ottava edizione del Festival è alle nostre spalle. La nostra gioia di poter condividere la musica è grande. Dovremmo anche essere contenti di avere nel nostro paese gli specialisti così grandi come il prof. Henryk Skarżyński, che aiuta i pazienti non solo a ritrovare l’udito, ma li aiuta anche a condividere il loro talento − ha affermato Maciej Miecznikowski in una delle interviste rilasciate dopo il concerto. − Grazie al professore, posso parlare con voi, posso ascoltare, cantare, condividere musica. Ho al Professore un debito di gratitudine, che sto cercando di saldare con la mia partecipazione a eventi così belli − ha aggiunto.

Il professor Henryk Skarżyński ha sottolineato che durante questa serata le possibilità della scienza e della medicina moderne sono state mostrate attraverso il prisma di ciò che i suoi pazienti hanno presentato oggi.

− Sono saliti sul palco dove si sono esibiti i professionisti dei Mazowsze. Si è scoperto che è possibile suonare e cantare in condizioni molto più difficili: durante la malattia, dopo il trattamento, la riabilitazione, mostrando la massima professionalità artistica, vocale e strumentale.

− L’ottavo, fantastico Festival “Ritmi cocleari” diventa il passato. Sicuramente sarà ricordato dai partecipanti, ospiti, amici come un evento artistico, scientifico, con un accento di gran umanismo perché oltre alla cultura, scienza e medicina si riferisce agli istinti profondamente radicati in un uomo. Oggi gli artisti dei Mazowsze hanno fatto un inchino agli altri artisti dei quali il sentiero ai raggiungimenti artistici era assai difficile. Questi due mondi mescolandosi hanno mostrato come può essere bello il mondo. – ha detto concludendo il prof. Henryk Skarżyński.