La cooperazione scientifica si concentrerà tra l’altro sulla preparazione di progetti di ricerca congiunti, scambio scientifico e sostegno di specialisti del Medio Oriente asiatico nel campo delle operazioni dimostrative, per esempio posizionamento di impianti cocleari o impianti dell’orecchio medio.
Grazie agli accordi, presso le istituzioni di Szymkent e Osh sono già in corso visite mediche e i test diagnostici di otorinolaringoiatri, audiologi, logopedisti e tecnici dell’udito. Gli specialisti regolano e riparano i sistemi di impianti acustici e aiutano anche a scegliere i moderni apparecchi acustici. Le strutture utilizzano anche soluzioni di telemedicina: ciò significa che è possibile consultare specialisti polacchi “a distanza” e offrire telefitting, ovvero regolazione remota del sistema di impianto cocleare nei pazienti kazaki e kirghisi da parte di un medico che risiede in Polonia.
Durante il loro soggiorno in Kazakistan e Kirghizistan, rappresentanti dell’Istituto hanno preso parte anche a convegni scientifici, che sono stati ufficialmente aperti e presieduti dal prof. Henryk Skarżyński. . In Kazakhstan, durante il Convegno Scientifico e di Formazione dal titolo “Linee guida attuali in otorinolaringoiatria e audiologia e in Kirghizistan alla Conferenza “Soluzioni moderne nella diagnosi, cura e riabilitazione dei pazienti con problemi di udito” i membri dell’équipe dell’Istituto hanno tenuto due lezioni: prof. Piotr H. Skarżyński “Nuove direzioni nella diagnosi, trattamento e riabilitazione dei pazienti in otorinolaringoiatria” e Agnieszka Pankowska- “Riabilitazione dei pazienti dopo l’intervento di impianto cocleare”.
I partecipanti ad entrambi i convegni hanno ascoltato con grande interesse tutti gli interventi, facendo riferimento ai risultati raggiunti dal prof. Henryk Skarżyński, sottolineando l’importanza di una soluzione sistemica a molti problemi, la collaborazione di un team interdisciplinare di specialisti e la diagnosi precoce dei problemi di udito.
L’implementazione dell’idea di attuare questo tipo di accordo è possibile grazie a una cooperazione internazionale su larga scala, in base alla quale i dipendenti dell’Istituto di Fisiologia e di Patologia dell’Udito, tra gli altri controlleranno l’udito di diverse centinaia di bambini di quella regione del mondo.