Henryk Skarżyński, professore associato a quel tempo, ha condotto l’operazione pionieristica presso l’Accademia di Medicina a Varsavia. L’accademia polacca si è così unita a un piccolo gruppo dei centri specializzati dove si esegue la chirurgia implantare per ripristinare l’udito alle persone sorde. Quell’intervento è stato il primo passo verso l’avvio di un programma di impianti cocleari nel nostro Paese che negli anni successivi potrebbe essere utilizzato da migliaia di persone sorde e successivamente anche da migliaia di persone non udenti. Quest’intervento rivoluzionario nell’otochirurgia polacca è stato ampiamente riportato dalla stampa i e il tema del trattamento chirurgico della sordità è stato ripreso dai più importanti media dell’epoca: programmi di informazioni, la radio e la stampa.
I giubilei sono un’occasione non solo per i ricordi ma anche per le riflessioni, per trarre conclusioni, per sognare i piani per il futuro. Il confronto di quello che siamo riusciti a fare io e il mio team mi dà una grande soddisfazione, una convinzione di non aver sprecato il tempo e soprattutto la sensazione che, grazie al nostro lavoro, i disturbi profondi dell’udito che 30 anni fa impedivano ai pazienti di essere in grado di funzionare normalmente, oggi non impediscono l’apprendimento efficace, il lavoro e lo sviluppo delle passioni artistiche – dice il prof. Henryk Skarżyński – Attualmente grazie al progresso di medicina si può aiutare quasi ogni persona con i disturbi uditivi e i pazienti polacchi sono i primi oppure tra i primi al mondo che hanno un accesso alle tecnologie mediche e alle cure di avanguardia. Sono un medico per vocazione e per questo, anche se nel corso di 30 anni ho posizionato migliaia di impianti uditivi e ho eseguito circa 220 mila delle altre procedure chirurgiche, accolgo con favore ogni intervento successivo riuscito. Traggo forza dalla gioia delle persone per le quali gli interventi otochirurgici eseguiti presso il Centro mondiale dell’Udito ripristinano il buon udito e pertanto consentono una comunicazione e contatti efficienti con gli altri che aumentono le possibilità di una vita più felice e più ricca. Come ha detto Wiesław Bator, un paziente che era il primo al quale ho posizionato un impianto cocleare nel 1992: “la capacità di capire la gente, la capacità di comunicare loro i propri sentimenti è una grande ricchezza.”
Fino al 2002, l’impianto cocleare era preferito in tutto il mondo solo nei casi di ipoacusia profonda e sordità totale. C’era un folto gruppo di pazienti con la cosiddetta sordità parziale che era oltre alle possibilità del trattamento efficace. Questo gruppo specifico di pazienti ha prestazioni o udito normale nella gamma delle basse frequenze, però l’udito dei suoni ad alte frequenze è scarso. In pratica ciò significa che queste persone hanno un buon senso del suono, ma non sono sempre in grado di capire bene il parlato: di solito sentono solo il 5-15 percento delle informazioni che li raggiungono attraverso il percorso uditivo con le buone condizioni acustiche. Il prof. Henryk Skarżyński era determinato a dare anche a questo gruppo di pazienti la possibilità di un buon udito.
Dopo aver implementato il programma degli impianti cocleari nel 1992 e dopo aver eseguito oltre 1500 interventi del posizionamento dell’impianto nei bambini e adulti ho visto il problema della sordità parziale e la conservazione dell’udito esistente da una prospettiva diversa. – Ho concluso che la comprensione contemporanea della sordità parziale è leggermente diversa da quella di precedente e che i criteri di selezione per i metodi acustici ed elettrici forniti da apparecchi acustici, impianti dell’orecchio medio e dell’orecchio interno possono variare e completarsi reciprocamente – ha menzionato il prof. H. Skarżyński – Questo nuovo approccio ha dato la possibilità di curare i pazienti che non avevano i benefici dall’uso degli apparecchi acustici classici e contemporaneamente non sono stati qualificati all’intervento del posizionamento dell’impianto cocleare tenendo conto delle procedure di allora. Questo approccio ha fatto sì che guardando i risultati degli esami dell’udito che suggerivano un’ipoacusia parziale, fosse possibile parlare del trattamento con l’uso delle tecnologie più moderne che utilizzano gli impianti cocleari grazie alla strategia otochirurgica sviluppata.
Dal 1997 il prof. H. Skarżyński conduceva le ricerche e eseguiva regolarmente interventi chirurgici nei pazienti con l’ipoacusia profonda che permettevano a conservare i residui uditivi preoperatori nella gamma delle basse frequenze dopo il posizionamento dell’impianto. I risultati delle ricerche hanno indicato che l’inserimento appropriato dell’elettrodo dell’impianto all’orecchio interno consente la conservazione dei residui uditivi esistenti sia negli adulti che nei bambini.
Alla fine il mio lavoro pluriennale sul problema della sordità parziale mi ha lasciato, il 12 luglio 2002 ad eseguire il primo intervento del posizionamento dell’impianto cocleare al mondo in una paziente con tale disturbo e pertanto è stato l’inizio del primo programma del trattamento della sordità parziale – ha detto il prof. H. Skarżyński – Si chiamava Kasia, la prima paziente, che sentiva solo dei suoni a basse frequenze, mentre quei medi e quegli alti non li sentiva affatto. Da studentessa di psicologia era consapevole che rischi corre decidendosi al trattamento pionieristico. Senza il giusto atteggiamento della paziente sarebbe difficile per me a prendere una decisione sull’intervento che non è stato ancora eseguito da nessuno al mondo.
Lo sviluppo di una procedura chirurgica che risolve il problema del trattamento della sordità parziale ha aperto per noi le prospettive di sviluppo totalmente nuove. Nelle società che invecchiano, specialmente in quelle occidentali, ci sono problemi crescenti con varie perdite uditive parziali. Nel frattempo, uno dei fondamenti dello sviluppo delle società moderne è il progresso nei contatti interpersonali, nell’accesso alle informazioni e nel loro scambio. All’inizio del ventesimo secolo, il funzionamento dell’uomo e la sua posizione nella società erano determinati in circa il 95 per cento, le abilità manuali, attualmente sono più del 94 per cento di tutto questo. La capacità di comunicazione è decisiva. Un buon udito è essenziale per questo. Lo sviluppo di una procedura per il trattamento della sordità parziale ha permesso di aiutare decine di milioni di persone che, a causa di vari tipi di sordità, non possono funzionare normalmente nel mondo moderno.
−Abbiamo iniziato modestamente in un piccolo laboratorio dotato di sole otto postazioni per la formazione sui preparativi. − dice il prof. H. Skarżyński – Oggi, presso il Centro mondiale dell’Udito, abbiamo il miglior e più grande laboratorio al mondo per la pratica delle tecniche chirurgiche. Siamo riusciti a realizzare il Centro di Tecniche Chirurgiche Avanzate con un laboratorio unico dotato di 30 postazioni per otochirurgia e rinochirurgia, moderne attrezzature per esercizi su campioni anatomici e simulatori al computer. Durante la 64° edizione del Window Approach Workshop (WAW), insieme al team Centro mondiale dell’Udito, ho condotto oltre 1.300 interventi chirurgici otochirurgici dimostrativi, presentando un metodo per trattare vari tipi di sordità, compreso il trattamento della sordità parziale conservando l’integrale struttura dell’orecchio interno.
Nei molti casi queste soluzioni chirurgiche erano originali e pionieristiche progettate per le terapie dei nuovi gruppi target dei pazienti di età diverse. Qua, presso il Centro mondiale dell’Udito questi interventi sono stati presentati a oltre 8 mila specialisti da tutti i continenti.
Attualmente, oltre 12,5 mila persone rimangono sotto la cura degli specialisti di Kajetany. Ad oggi, presso l’Istituto sono stati effettuati quasi 4,5 milioni di esami e consulenze e sono stati effettuati oltre 600.000 procedure chirurgiche.