Giornata mondiale dell’udito

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Giornata mondiale dell’udito

Giornata mondiale dell’udito

La Giornata mondiale dell’udito è stata iniziata dall’Organizzazione mondiale della sanità ed è celebrata ogni anno il 3 marzo: il suo scopo è la sensibilizzazione sulla prevenzione della sordità e perdita dell’udito e la promozione della prevenzione dei disturbi dell’udito. Le principali celebrazioni sono organizzate ogni anno nella sede centrale dell’Organizzazione mondiale della sanità a Ginevra. Negli ultimi anni sempre più Stati membri e agenzie affiliate si uniscono alla Giornata mondiale dell’udito organizzando numerose attività e manifestazioni sui loro territori. La perdita dell’udito non trattata è quindi la principale causa della morbilità e il suo costo è di 750 milioni di dollari in tutto il mondo.

Il motto dell’edizione di quest’anno è “Vuoi sentire per tutta la vita? Prenditi cura dell’udito!” ed è promossa su larga scala perché si stima che oltre un miliardo delle persone è esposto ai vari disturbi dell’udito nelle situazioni quotidiane. La maggior parte vive nei paesi dove non c’è alcun accesso ai servizi medici fondamentali. Secondo i dati dell’OMS il 83% delle persone al mondo non usa gli apparecchi acustici, ma ne ha bisogno. Se non si interverrà nel campo della prevenzione, fino al 2050 il numero delle persone con i disturbi gravi dell’udito aumenterà a oltre 900 milioni.

Durante la Giornata mondiale dell’udito del 2022 l’OMS si concentrerà sui metodi per aumentare la coscienza dell’ascolto sicuro come il modo per mantenere un ottimo udito per tutta la vita. Tuttavia si può evitare molte cause comuni della perdita dell’udito, compresa quella causata dall’esposizione ai suoni rumorosi e si può anche diminuirla mediante l’ascolto sicuro.

Nel 2021 l’OMS ha pubblicato Il rapporto mondiale sull’udito in quale si presta attenzione alla cifra crescente delle persone che vivono con disturbi dell’udito e sono minacciate di perderlo. Il professor Henryk Skarżyński, direttore dell’Istituto della Fisiologia e Patologia dell’Udito nota che questa cifra si poteva aumentare a causa della scala crescente dei disturbi dell’udito nei pazienti con COVID-19.

“La situazione cambia dinamicamente nel corso degli ultimi due anni. −sottolinea prof. Henryk Skarżyński −All’inizio della pandemia i disturbi dell’udito erano simili a quelli dei pazienti che hanno contrastato le infezioni delle vie respiratorie superiori. I cambiamenti della mucosa nel naso, nella tuba uditiva e quelli essudativi nell’orecchio medio causavano l’ipoacusia progressiva che era una conseguenza del gonfiore e una formazione di liquidi nell’orecchio. Con la guarigione del naso, dei seni paranasali spesso si guarivano anche i disturbi di orecchio. Era più notevole nei bambini che erano malate prima e avevano già contrastato le infezioni della gola o del naso. Nell’anno scorso abbiamo osservato un altro fenomeno pericoloso a seguito del COVID-19, sia nei bambini che negli adulti. Si trattava dei disturbi dell’udito mono o bilaterale che erano una conseguenza dell’ipoacusia permanente. Nei molti casi la sordità è diventata mono o bilaterale che richiedeva un intervento.”, aggiunge prof. H. Skarżyński.

I pazienti polacchi sono i primi, oppure sono tra i primi, ad avere l’accesso a tutte le tecnologie più recenti e le pionieristiche procedure cliniche. I specialisti dal Centro Mondiale possono aiutare quasi ognuno liberandolo dal mondo del silenzio, della solitudine e dell’isolamento. Da quasi vent’anni nel Centro Mondiale dell’Udito il numero delle operazioni effettuate del miglioramento dell’udito è più elevato al mondo. Nell’anno scorso hanno effettuato anche la maggior numero delle operazioni dell’impianto cocleare ai pazienti con diversi tipi della sordità.

“Per me è molto importante che le persone sorde e non udenti possano essere attive nella società. E quelle che sono nate sorde possano sviluppare il loro udito, il parlato e la conoscenza delle nuove lingue e altre abilità: per esempio artistiche. − dice prof. Henryk Skarżyński − Per questo motivo ho ricevuto con tanta gioia l’informazione sulla prima del film eccezionale che sarà proprio nella giornata mondiale dell’udito. Invitiamo tutti ai cinema a vedere il film Sonata. È una storia vera del mio paziente Grzegorz Płonka di Murzasichle che è anche un musicista speciale. Il film mostra un percorso eccezionale e commuovente di un giovanotto per una cosa apparentemente impossibile”.

Questa è una storia vera. Grzegorz Płonka (Michał Sikorski) dopo tanti anni passati nel silenzio totale, grazie alla determinazione dei genitori (Małgorzata Foremniak e Łukasz Simlat), il sostegno delle persone di buona volontà e l’impianto cocleare nell’Istituto della Fisiologia e Patologia dell’Udito del professor Henryk Skarżyński (Jerzy Stuhr), ha ritrovato l’udito e ha potuto di realizzare il sogno più grande della sua vita: suonare Sonata al chiaro di luna di Beethoven. Il film che è un debutto lungometraggio del regista Bartosz Blaschke, al 46. Festival del cinema polacco a Gdynia ha vinto il premio del pubblico e il premio individuale per Michał Sikorski per il debutto della recitazione professionale.

Grzegorz Płonka dal 2007 è un paziente del professor Henryk Skarżyński e dell’Istituto. Per molti anni il ragazzo era diagnosticato impropriamente. Quando aveva 13 anni i medici hanno fatto diagnosi: sordità neurosensoriale. Prima si sospettava l’autismo e il ritardo mentale grave.
“Quando mi hanno eseguito l’impianto cocleare, era qualcosa che non mi aspettavo: ho sentito il canto degli uccelli. E volevo sentirlo all’infinito.” − ricorda Grzegorz − Dopo l’impianto tutto è diverso, tutto è nuovo. Ho cominciato ad ascoltare, giocare con i suoni e semplicemente, mi sono innamorato di musica. Grazie all’impianto, oggi posso sentire tutta l’orchestra, flauti, suoni alti”. Grazie al duro lavoro ha imparato di suonare Sonata al chiaro di luna di Ludwig van Beethoven e nel 2015 è diventato un laureato del primo Internazionale festival musicale dei Bambini, Adolescenti e Adulti con problemi di udito Ślimakowe Rytmy. Grzegorz è riuscito a finire la scuola musicale di primo grado, i corsi informatici, ha lanciato il suo album e ha un canale su YouTube. Si interessa della fotografia, scatta le foto di piante e montagne. Il pianoforte l’accorda da solo. Al prof. Henryk Skarżyński e al suo team Grzegorz resterà soprattutto l’ambasciatore di ciò che la medicina e la scienza sono riuscite a realizzare nella terapia dei disturbi uditivi.

Nel 2017 la dott.ssa Barbara Kaczyńska, il professor Henryk Skarżyński e la squadra dell’Istituto hanno realizzato il documentario dedicato a Grzegorz Płonka La mia sonata al chiaro di luna che, durante il Festival delle Forme Documentarie NURT a Kielce, ha vinto il Premio Speciale della Radio Kielce per le abilità artistiche dell’audio nella forma documentaria. I successi dei pazienti del professor Skarżyński sono state presentate nel musical Il silenzio interrotto al quale il professor ha scritto un libretto, l’ha regiato Michał Znaniecki, l’autore della musica è il professor Krzesimir Dębski. Il musical ha avuto la prima nel 2019 sul palco dell’Opera Camerale di Varsavia. Il professor Henryk Skarżyński è anche l’autore del romanzo cinematografico Il ritorno di Beethoven. Nel 2017 era un produttore del documentario La mia sonata al chiaro di luna.