La telemedicina significa una nuova qualità di assistenza medica. È una possibilità di monitorare costantemente diversi gruppi, in particolare gli anziani, il cui numero aumenta ogni anno. È anche la possibilita di garantire gli studi di massa della popolazione come strumento della politica sanitaria statale e, infine, la possibilità di utilizzare meglio le risorse umane e le potenzialità che si trovano nelle molte università e negli istituti medici e – questo non è senza importanza – per ridurre i costi dell’assistenza medica.
Sono passati 20 anni dalla creazione dell’Istituto di Fisiologia e di Patologia dell’Udito e 25 anni di trattamento della sordità in Polonia. Queste non sono le grandi cifre. Tuttavia, dietro di loro si nascondono il maggior numero di pazienti con i disturbi uditivi e di voce che hanno sfruttato le possibilità della telemedicina e le molte moderne procedure mediche (…) Il nostro primo programma di telemedicina “Słyszę” [“Sento”] è stato applicato in decine di paesi. Nell’ambiento di questo programma, c’era la possibilità di condurre un test dell’udito via Internet, grazie al quale si poteva vedere se sentiamo bene. Il risultato negativo è stato il segnale per andare ad uno specialista.
Nel 2000 abbiamo condotto la prima teleconsultazione, nel 2004 abbiamo introdotto un sistema di telerieducazione. Nel suo nome “Domowa Klinika Rehabilitacji” [Clinica Domestica di Riabilitazione] c’è un messaggio che per un bambino con perdita dell’udito, il luogo migliore per la riabilitazione è la sua casa. A casa, il bambino può imparare a parlare durante il gioco. Nel 2007, l’Istituto ha creato il primo sistema mondiale per il controllo remoto dell’impianto uditivo. L’anno 2009 è l’inizio della prima Rete Nazionale di Teleaudiologia nel mondo.
Attualmente, possiamo parlare di telemedicina in relazione a molte specialità, tra cui cardiologia, radiologia, otorinolaringoiatria, audiologia e riabilitazione. Utilizzo i dati dell’Istituto di Cardiologia. A Anin sviluppiamo una fantastica idea di rieducazione remota a casa, che consente di verificare la condizione del paziente al di fuori del centro medico. Oggi stiamo parlando dei grandi progressi della cardiologia e della grande inadeguatezza della riabilitazione. La telemedicina ha il potenziale per rispondere alle esigenze
di riabilitazione post-ospedaliera.
Stiamo cercando le idee per la scienza e la medicina polacca. Ci sono le premesse per le aree come la teleriabilitazione per diventare il marchio polacco e per avere un importante contributo allo sviluppo di standard terapeutici europei. Nel nostro paese ci sono molti ottimi centri medici. Per la medicina polacca, le soluzioni con le quali le moderne terapie diventano accessibili a tutti sono molto importanti. Grazie agli strumenti telemedici, il maggior numero di pazienti può beneficiare della riabilitazione.
All’Istituto di Fisiologia e di Patologia dell’Udito da anni sviluppiamo costantemente la telemedicina. In questo campo ci riteniamo che siamo ambasciatori della Polonia e dell’Europa. Abbiamo effetuato lo screening dell’udito su altri continenti in Africa, Asia e America del Sd, beneficiando tra l’altro dal sostegno benevolo dei Palatini, come nel caso dell’anno scorso in Ruanda o in Tanzania. Stiamo cercando di promuovere telemedicina in ogni modo. Per questo, ho avuto l’idea di scrivere una canzone du di lei con il compositore Krzesimir Dębski, (cantata da Jacek Wójcicki):
Ognuno può essere un paziente una volta, lui o la sua famiglia.
Quando qualcosa fa male, quando la vita è in pericolo la telemedicina sarà più veloce …
Ref. Tele, tele, telemedicina
Questo servizio, che già conosci
Grazie a questo che la sviluppiamo
Hai datouna chance alla tua salute…
La telemedicina è la mia passione. Come ilbmedico, vorrei sottolineare che – come scrive Antoni Kępiński – “la medicina rimarrà sempre un’arte, perché i medici dovranno affrontare un individuo, un uomo diverso, non il modello generalizzato”. Nello sviluppo della telemedicina, ricordiamo che la tecnologia non sostituirà tutto. Ma, può facilitare le nostre attività sanitarie.
L’inizio solenne dell’anno scolastico è stato completato dal duo Barbara Kaczyńska e Maciej Miecznikowski, che hanno eseguito l’inno del Festival. Era una canzone che è stata creata per le parole della poesia del professore Henryk Skarżyński con la musica scritta dal prof. Krzesimir Dębski.