Il 3 marzo 2015 (Giornata Internazionale dell’ Orecchio e dell’Udito) nell’Istituto di Fisiologia
e Patologia dell’Udito a Kajetany è stata effettuata la prima operazione in Polonia dell’ installazione dell’ impianto cocleare di nuova generazione chi permette di eseguire
la risonanza magnetica e in futuro – di seguire i cambiamenti nel cervello dopo la presentazione dello stimolo acustico ed elettrico.
L’uso di questi implanti per la prima volta nel trattamento della sordità parziale a questo livello è il primo annuncio scientifico e medico in medicina moderna nel mondo.
É un importante passo avanti nel rilevamento delle modifiche nella via uditiva e le strutture cerebrali selezionate. Questo crea le nuove possibilità terapeutiche, compresa l’individuazione delle lesioni neoplastiche, vascolari e traumatici nella testa, inoltre consente la riduzione
del costo del trattamento del paziente.
In pratica questo significa un avviamento dei due programmi innovativi:
L’installazione degli impianti cocleari di nuova generazione consente per la prima volta in Polonia di monitorare dei cambiamenti che si verificano nella testa, compreso l’osservazione dello sviluppo o della recidiva del tumore senza la necessità di rimuovere un’intera protesi o dei suoi componenti e senza la reinstallazione chirurgica. Nella pratica clinica quotidiana questo significa l’introduzione per la prima volta in Polonia, un nuovo programma terapeutico intitolato “Le nuove opportunità cliniche in Polonia dopo il posizionamento degli impianti cocleari di una nuova generazione”
Con gli impianti cocleari attualmente utilizzati, la piena osservazione dei cambiamenti nella testa è limitata e spesso insufficiente per monitorare una terapia specifica.
Il programma di trattamento della sordità nei bambini e negli adulti in Polonia è stata lanciata 23 anni fa. Il 16 luglio 1992 il prof. Henryk Skarżyński ha eseguito come il primo in Polonia, l’operazione dell’installazione di un impianto cocleare nella persona sorda. L’operazione pionieristica ha conceso la possibilità non solo a migliaia di pazienti sordi nel nostro paese, ma è diventata anche un inizio simbolico del programma di trattamento della sordità nel mondo moderno.
Nel 2002, la prima volta nel mondo il prof. Henryk Skarżyński ha operato un paziente con la sordità parziale, garantendo il 100% della comprensione del parlato dopo il legame della stimolazione uditiva attraverso un impianto cocleare sui suoni alti e la combinazione di questo fenomeno comprendere con l’udito normale chi permette ricevere solo i suoni bassi. Il paziente prima dell’operazione ha potuto solo circa 15-17% dei suoni percepiti. A sua volta, nel 2004 il prof. Henryk Skarżyński ha operato per la prima volta nel mondo un bambino con una perdita uditiva simile. Ad oggi, circa 2.000 pazienti di tutte le età che soffrono di sordità parziale sono stati operati in questo modo, che costituisce il più grande gruppo di questi pazienti curati nella medicina moderna. L’intervento viene eseguito in base alla procedura chirurgica di 6 passi, sviluppata dal professore Henryk Skarżyński. Nel 2010 ha pubblicato nella letteratura internazionale l’ultima strategia per il trattamento di questi tipi di lesioni dell’orecchio. [1]
Invece nel 2013 insieme con il gruppo di esperti invitati (van de Heyning P., Belgio, Agrawal S., Canada, Arauz S.L., Argentina, Atlas M., Australia, Baumgartner W., Austria, Caversaccio M., Svizzera, de Bodt M., Belgio, Gavilan J., Spagna, Godey B., Francia, Green K., Inghilterra, Gstoettner W., Germania, Hagen R., Germania, Han DM., Cina, Kameswaran M., India, Karltorp E., Svezia, Kompis M., Svizzera, Kuzovkov V., Russia, Lassaletta L., Spagna, Lefebvre F., Belgio, Li Y., Cina, Manikoth M., India, Martin J., Inghilterra, Młyński R. , Germania, Mueller J., Austria, O’Driscoll M., Inghilterra, Parnes L., Canada, Prentiss S., Stati Uniti, Pulibalathingal S., India, Raine CH, Inghilterra, Rajan G., Australia, Rajeswaran R ., India, J. Rivas A., Colombia, Rivas A., Colombia, Skarzynski P.H., Polonia, Sprinzl G., Austria, Staecker H., Stati Uniti, Stephan K., Austria, Usami S., Giappone, Yanov Y., Russia, Zernotti M.E., Argentina, Zimmermann K., Canada, Lorens A., Polonia, Mertens G., Belgio) da tutti i continenti hanno presentato un metodo per la valutazione dei risultati ottenuti durante tali operazioni [2] .
Attualmente, questo permette di confrontare gli effetti del trattamento in forma oggettiva dai vari centri in tutto il mondo, ed indicare le nuove tendenze nel trattamento dei vari disturbi dell’udito.
L’invecchiamento della maggior parte delle società è uno dei più grandi problemi della civiltà moderna. L’estensione della vita è indissolubilmente legata ai disturbi fisiologici. In pratica, quando l’udito diventa la base per lo sviluppo della civiltà moderna, questo significa che quasi 3/4 della popolazione anziana avrà bisogno d’un rafforzamento per ricevere suoni dal mondo esterno. Alcuni di loro possono usare apparecchi acustici. Resta, tuttavia, un gruppo enorme che non accetta o non fa nessun beneficio utilizzando gli apparecchi acustici convenzionali. L’unica possibilità per questi pazienti è una combinazione di conservare l’udito naturale con l’udito ottenuto attraverso un impianto cocleare con un elettrodo selezionato in modo appropriato. Questi elettrodi esistono già da molti anni. Tuttavia, fino ad ora, non siamo riusciti a spiegare il fenomeno clinico ottenuto.
Questo rimane in una discrepanza con la teoria dell’ udito, per cui il prof. Georg von Békésy ha ricevuto il premio Nobel nel 1961. (Fig. 1).
Fig. 1. Il premio Nobel per la prof. Georg von Békésy
La spiegazione di questo fenomeno straordinario, ed il monitoraggio del peggioramento delle capacità uditive legate all’invecchiamento del percorso uditivo è possibile sulla base delle recenti tecniche di imaging. La risonanza magnetica funzionale (fMRI) è questo nuovo metodo dello studio (Fig. 2).
Fig. 2. Uno studio con l’uso della risonanza magnetica funzionale (fMRI)
Durante questa prova le strutture cerebrali centrali diventano disponibili, tra cui il percorso uditivo. Tuttavia, questo tipo di tecniche non può essere ancora utilizzato per esaminare
le persone con un impianto uditivo. Per ora ci rimane di esaminare le persone che con l’età perdono il loro udito, e con il deterioramento dell’udito hanno sempre più problemi con
la comunicazione. Lo studio di questo fenomeno ci permetterà di conoscere molti dei processi che si verificano nel cervello, e il percorso uditivo è un ottimo inizio per farlo.
Tra le tecniche di imaging del corpo umano la risonanza magnetica illustra in modo migliore i tessuti molli, tenendo conto che la procedura non è invasiva di questo tipo di ricerca li rende tra le altre cose, uno strumento ideale per l’imaging del sistema nervoso centrale – il cervello. Il limite principale di questa tecnica è l’esclusione dallo studio una popolazione che ha degli impianti metallici, pace-makers, protesi ortopediche, ecc nei loro corpi. Alcuni di questi oggetti possono essere studiati in scanner con un campo magnetico più debole. Così era con gli impianti cocleari. Negli impianti uditivi utilizzati fino ad ora ci sono gli elementi che hanno reso impossibile di effettuare la risonanza magnetica utilizzando un campo magnetico di intensità di 3 tesla. (Fig. 3).
Fig. 3.L’esame MRI con un’intensità di campo magnetico di 3 tesla.
L’impianto è costituito da due parti: interna impiantata sotto la pelle – costituita da un elettrodo cocleare, un processore di segnale, un induttore e un piccolo magnete che viene utilizzato per fissare la parte esterna dell’impianto (dietro l’orecchio sulla pelle appena sopra la parte interna dell’impianto) (Figura 4). La parte esterna è costituita da un induttore, un piccolo magnete e un processore di favella, che si trova in una piccola scatola in cui ci sono microfoni e batterie.
Fig. 4. I tre tipi più popolari di impianti cocleari in tutto il mondo. Tutti si trovano in Polonia nel Centro Mondiale dell’Udito.
Negli impianti di nuova generazione, la parte impiantata sotto la pelle è ben protetta contro il forte campo magnetico di scanner MR fino a 3T mentre il problema è stato fino ad oggi un magnete che era nella tasca del silicone nella parte centrale della bobina d’induzione. Il campo magnetico dello scanner, che è indirizzato lungo il tunnel dove si trova il paziente costringe sul piccolo magnete una disposizione nella direzione del campo magnetico che agisce su di esso.
I dispositivi 3T sono comuni in molti paesi sviluppati del mondo. In Polonia, i più popolari sono dei dispositivi per la risonanza magnetica 1.5T o meno, ma poco a poco la situazione cambia
e ci sono sempre di più dispositivi 3T. La diagnostica delle diverse lesioni (compresi tumori o emangiomi) o il loro monitoraggio richiede tanti esami e di conseguenza la rimozione
e l’inserimento di un magnete in caso di un impianto cocleare convenzionale un impianto di nuova generazione è in grado di resistere nel campo di 3T che riduce notevolmente i costi di una tale diagnostica.
La forza con cui viene ruotato questo piccolo magnete è così grande chi salta della “tasca”, in cui si trova e si può spostare sotto la pelle all’esterno dell’impianto, quindi la parte esterna del processore sarebbe in posizione sbagliata, e l’impianto non funzionerebbe. Un MRI doveva essere eseguita in un campo magnetico debole <0.5T (che riduce significativamente la qualità dell’immagine) o prima dell’esame in scanner per esempio 1.5T era necessario di rimuovere
il magnete, e dopo l’esame d’inserire chirurgicamente l’impianto. L’imaging negli scanner 3T era praticamente impossibile.
La nuova generazione degli impianti cocleari utilizza un magnete auto-rotante che dopo l’immissione nello scanner MRI, può girarsi nella sua « tasca » in direzione di campo magnetico principale dello scanner, in modo che la forza con cui lo magnete di scanner avrà un impatto su di lui sarà drasticamente ridotta. Questa soluzione consentirà di eseguire i test anche negli scanner fino a 3T compreso. Così, il paziente con un impianto sarà in grado di trarre pieno vantaggio dei sistemi moderni di imaging MRI, senza la necessità dell’intervento chirurgio. Naturalmente, il magnete provoca la distorsione dell’immagine, ma solo circa 5 cm intorno al magnete.
Il forte campo magnetico dello scanner interferisce nel lancio dell’impianto dell’udito durante l’ esame e non consente di effettuare fMRI con la stimolazione sonora causa del rumore prodotto dallo scanner. Questa opportunità si verifica quando la via d’ingresso viene utilizzata come lo stimolo elettrico. Tuttavia, è possibile risolvere i problemi tecnici che non consentono
il corretto funzionamento dell’impianto durante la scansione MRI. Questo è il primo programma in Polonia per monitorare lo stato della testa con una nuova generazione degli impianti acustici.
Gli impianti cocleari di nuova generazione consentono di eseguire la risonanza magnetica, e in futuro di seguire delle modifiche nel cervello dopo la presentazione dello stimolo acustico ed elettrico. L’uso di questi implanti per la prima volta nel trattamento della sordità parziale a questo livello è il primo annuncio scientifico e medico nella medicina moderna nel mondo.Questo èd un importante passo avanti nel rilevamento delle modifiche nella via uditiva e strutture cerebrali selezionati[3]
In pratica, cioè significa un avviamento
DI UN NUOVO PROGRAMMA SCIENTIFICO
intitolato “Il primo studio nel mondo del percorso uditivo dopo l’installazione degli impianti di una nuova generazione nel caso della surdità parziale.”
La seconda applicazione cruciale di una nuova generazione degli impianti che consentono dopo essere installati l’uso degli studi di risonanza magnetica che si riferisce ad un gruppo meno numeroso di pazienti con i lesioni congenite o acquisite compreso il cancro alla testa, in cui la diagnosi è molto difficile.
L’installazione di una nuova generazione degli impianti cocleari consente per la prima volta in Polonia di seguire dei cambiamenti che si verificano nella testa, compreso l’osservazione dello sviluppo o della ritrazione del tumore senza la necessità di rimuovere un’intera protesi o il componente per l’esame e senza il suo reimpianto chirurgico. (Fig. 5)
Nella pratica clinica quotidiana, ciòe significa un avviamento per la prima volta in Polonia
DI UN NUOVO PROGRAMMA TERAPEUTICO
intitolato: “Le nuove opportunità cliniche in Polonia dopo l’inserimento degli impianti cocleari di una nuova generazione.”
La nuova generazione degli impianti cocleari crea le nuove possibilità terapeutiche che permettono di
Fig. 5. Un impianto dell’orecchio interno posato
Con gli impianti cocleari attualmente utilizzati, la piena osservazione dei cambiamenti nella testa è limitata e spesso insufficiente per monitorare un trattamento specifico. (Fig. 6)
Fig. 6. L’immagine dei cambiamenti nella testa di un manichino causati da un impianto cocleare posato
Una presentazione del funzionamento di un impianto cocleare del tipo SYNCHRONY e di due programmi innovativi:
si è tenuta alla conferenza stampa il 3 marzo 2015 nella Agenzia Polacca d’Informazioni.
[1] Skarzynski H. Laurens A., Piotrowska A., Skarzynski P.H:. Hearing preservation in partial deafness treatment, Med Sci Monit. Nov 2010; 16 (11): CR555-62 [2] H. i Skarzynski współautorzy, Towards a consensus on a hearing preservation classification system , Acta Oto-Laryngologica 2013; 133 (Suppl 564): 3-13 [3] Skarzynski P.H “Valutazione di un fenomeno di fatica uditiva utilizzando la risonanza magnetica funzionale” L’Università di Medicina di Varsavia; una tesi per la laurea di dottore in scienze mediche.